Pubblicato il

Come scrivere una tesi di laurea: da dove iniziare

Stai frequentando l’ultimo anno di università e non hai idea di cosa fare per iniziare a scrivere la tua tesi, quale argomento e professore scegliere e quanto tempo ci vuole per portarla a termine?

Ecco qui tutto quello che ti serve per partire col piede giusto! 

Continua a leggere Come scrivere una tesi di laurea: da dove iniziare
Pubblicato il

Attività extracurriculari: perché sono importanti?

Partecipare ad attività extracurriculari è un ottimo modo per incontrare nuove persone, acquisire nuove competenze e perseguire interessi oltre al mondo accademico.

A quali attività si potrebbe partecipare parallelamente al percorso di studio?

Continua a leggere Attività extracurriculari: perché sono importanti?
Pubblicato il

Tirocinio Europeo presso il World Food Programme

Il World Food Programme è la più grande organizzazione umanitaria che offre assistenza sanitaria e alimentare alle comunità coinvolte in emergenze umanitarie. Propone, agli studenti europei, un’opportunità di tirocinio a Roma, presso la sua Divisione Risorse Umane.

Continua a leggere Tirocinio Europeo presso il World Food Programme
Pubblicato il

Pronti per il ritorno all’Università?

Dopo giorni di ferie rilassanti e divertenti, dopo le serate in compagnia di amici e la spensieratezza che la pausa estiva ci ha regalato, è arrivato il momento di ritornare alla normalità.

L’Università ci aspetta, i colleghi di corso si fanno risentire e i professori iniziano ad organizzare programmi e sedute d’esame.

Continua a leggere Pronti per il ritorno all’Università?
Pubblicato il

Il Coviddi? Per sicurezza abbiamo scaricato Immuni!

Fra qualche settimana sarà il momento di ripartire con le lezioni, gli esami, la vita universitaria. E il Coviddi? Da Mondello la signora Angela giura che non ce n’è, ma noi tanto sicuri non siamo!

Però abbiamo voglia di ripartire e tornare a vivere normalmente. Poche e semplici regole da continuare a seguire.

Come abbiamo imparato a fare, rispettiamo le disposizioni di distanziamento fisico e precauzionali, come indossare la mascherina e igienizzare spesso le mani.

In più c’è l’app Immuni, un ulteriore strumento efficace per proteggere se stessi e la propria famiglia.

Che cos’è Immuni?

Immuni è un’app creata per aiutarci a combattere l’epidemia di COVID-19. L’app utilizza la tecnologia per avvertire gli utenti che hanno avuto un’esposizione a rischio, anche se sono asintomatici.

Come funziona?

Gli utenti che vengono avvertiti dall’app di un possibile contagio possono isolarsi per evitare di contagiare altri. Così facendo, aiutano a contenere l’epidemia e a favorire un rapido ritorno alla normalità

Venendo informati tempestivamente, gli utenti possono contattare il proprio medico di medicina generale e ridurre così il rischio di complicanze.

A chi si è trovato a stretto contatto con un utente risultato positivo al virus del COVID-19, l’app invia una notifica che lo avverte del potenziale rischio di essere stato contagiato. Grazie all’uso della tecnologia Bluetooth Low Energy, questo avviene senza raccogliere dati sull’identità o la posizione dell’utente.

Privacy Tutelata

Immuni è stata progettata e sviluppata ponendo grande attenzione alla tutela della privacy. I dati, raccolti e gestiti dal Ministero della Salute e da soggetti pubblici, sono salvati su server che si trovano in Italia. I dati e le connessioni dell’app con il server sono protetti.

Immuni non raccoglie:

Illustration of an ID card with a prohibition sign on top of it

Il tuo nome, cognome o data di nascita

Illustration of a phone with a prohibition sign on top of it

Il tuo numero di telefono

Illustration of an envelope with a prohibition sign on top of it

Il tuo indirizzo email

Illustration of a stick man with a prohibition sign on top of it

L’identità delle persone che incontri

Illustration of a map pin with a prohibition sign on top of it

La tua posizione o i tuoi movimenti


Pubblicato il Lascia un commento

Musica e studio, binomio (im) possibile?

Un’immagine piuttosto comune è quella dello studente immerso nel silenzio, con la testa china su libri, appunti, quaderni e fogli volanti, con evidenziatori alla rinfusa di tutti i colori.

Alzi la mano chi almeno una volta non ha affibbiato, anche solo di striscio, questo stereotipo a qualche universitario o studente delle superiori. Stereotipo, però, non vuol dire necessariamente realtà. Molti studenti vogliono il silenzio quasi assoluto (da biblioteca, per intenderci), altri invece ritengono che la totale assenza di un sottofondo sia troppo gravosa (le ore sui libri sembrano non passare mai), e ripiegano quindi sullo studio in gruppo con gli amici e perché no, su un paio di cuffie per alleggerire la mole di lavoro alla quale sono sottoposti.

La musica, si sa, è l’arte per eccellenza. Ha accompagnato l’uomo fin dai suoi primi passi nella storia. Cantata o strumentale, classica o rock, jazz o blues, suscita in noi ricordi, passioni ed emozioni.

Insomma, può aiutare molto la mente (spesso) sovraccarica di uno studente universitario.

Dove sta la verità? Come si studia meglio? Silenzio da biblioteca oppure musica? Una domanda, questa, che attanaglia molte generazioni di studenti intenti a trovare il giusto “metodo” per affrontare al meglio i tanto temuti esami universitari!

Ecco alcuni spunti di riflessione:

I ricercatori del dipartimento di medicina dell’università di Stanford, attraverso l’analisi di alcune immagini celebrali di persone (8 donne e 10 uomini) immerse – tramite l’uso di cuffie auricolari con riduzione dei rumori esterni – nell’ascolto di brani di musica classica, hanno potuto costatare che la musica influisce, anche in maniera piuttosto significativa, sulle zone di cervello coinvolte nel mantenimento dell’attenzione. Tradotto: studiare con la musica può facilmente trasformasi in una bella distrazione, poiché si è più propensi a seguire il filo ritmico della canzone che sta “passando” per le cuffie, piuttosto che concentrarsi su ciò che si sta facendo. Un risultato piuttosto singolare, quindi.

Un secondo contributo all’argomento porta in evidenza l’esatto contrario della precedente indagine e arriva da diverse università della città di Taiwan. Qui i ricercatori hanno sottoposto alcuni partecipanti ad un test. Alcuni non ascoltavano musica durante la prova, mentre altri sì. Dai punteggi ottenuti si è poi cercato di capire come i brani musicali avessero influito sul rendimento di ciascun candidato. Risultato? Le persone che avevano svolto i loro compiti accompagnati dalla musica tendenzialmente raggiungevano un punteggio inferiore dei loro colleghi ai quali quest’ultima non era stata sottoposta. Tuttavia, gli studiosi hanno guardato oltre.  Infatti, hanno notato come l’influenza del suono sulle attività che richiedono concentrazione dipenda moltissimo dalla capacità del singolo individuo di mantenere alto il livello di attenzione.

È chiaro, a questo punto, che la risposta al nostro quesito iniziale è: it depends.

Dipende dallo stato d’animo della persona, dal tipo di attività che si sta svolgendo in quel momento e da quanto ci sentiamo “oppressi” nel compiere uno specifico compito.

Sull’argomento musica applicata allo studio universitario e scolastico, soprattutto tra i più giovani, prezioso è il contributo di Spotify.

Il noto servizio di streaming musicale, con il supporto di un’esperta, ha stilato la playlist must-have da portare in tasca per rendere al meglio in tutte le attività scolastiche e universitarie (qui tutti i dettagli). Ovviamente da ascoltare in momenti precisi della giornata! 😉

Perciò, buona musica a tutti!

 

Consiglio dell’autore

Provate a disabilitare temporaneamente tutte le altre notifiche in arrivo se siete soliti, com’è molto probabile, ascoltare musica dal cellulare mentre studiate.

Guadagnerete tempo e la testa vi farà meno male (dovendo guardare meno il telefono per rispondere alle notifiche), aumenterete la durata della batteria dello smartphone ed eviterete distrazioni superflue durante le vostre attività di studio in compagnia della musica. Ma a prescindere da questo, forse, le notifiche andrebbero disabilitate a priori. 😉

Pubblicato il Lascia un commento

Unibas digitale: più facile con Telegram!

Quest’anno, presso la facoltà di Scienze e tecnologie informatiche del DIMIE, all’interno del corso “Programmazione a oggetti II”, è stata avviata per la prima volta una nuova e interessante forma di interazione con gli studenti, basata sulla nota app di messaggistica gratuita, Telegram.

Lanciata nel 2013, è disponibile sui principali sistemi operativi per dispositivi mobili oltre che su Pc Windows, macOS e Linux.

Il cloud (che consente di sincronizzare i contenuti su più dispositivi) e una forte crittografia dei dati sono i suoi punti di forza.

Oltre a fornire la possibilità di scambiare messaggi e qualsiasi file multimediale, Telegram consente all’utente di iscriversi ai Canali, ovvero delle chat in cui gli ammistratori inviano news, file e avvisi. Ogni novità, quindi, viene notificata in tempo reale a tutti gli iscritti.

I docenti del corso hanno già raccolto numerose iscrizioni sul canale, ma c’é di più: gli studenti stanno beneficiando di tutti i vantaggi offerti dalla piattaforma, come ad esempio:

  • Avvisi immediati su lezioni, prove d’esame o news di altra natura sul corso;
  • Materiale didattico condiviso direttamente sul canale;
  • Fruizione semplice e immediata di tutti i contenuti.

Una cosa interessante: l’applicazione usa un protocollo di comunicazione open source, il che vuol dire che chiunque (con le dovute competenze) può realizzare un proprio client basato su Telegram.

A portata di smartphone avete, insomma, un potente strumento di collaborazione che vi consente di essere sempre aggiornati su tutto ciò che riguarda l’organizzazione dei vostri corsi più importanti.

Se siete già utenti dell’app, vi invitiamo a condividere questa novità con i vostri colleghi, amici e soprattutto con i vostri docenti e rappresentanti degli studenti.

Un canale Telegram dei corsi che frequentate potrebbe rivelarsi l’occasione per migliorare la vostra produttività ad ogni livello. Pensate, infine, ai docenti di quei corsi che, per svariate ragioni, sono sprovvisti di un portale online su cui caricare il materiale didattico: Telegram consentirà di aggirare questo ostacolo e potrete disporre di tutto ciò che avete bisogno per i vostri esami in pochi e semplici passaggi. Facile quanto scaricare un file!

Un altro piccolo passo della nostra Unibas verso il digitale.

Trovate maggiori informazioni qui.

Pubblicato il Lascia un commento

Polo is the new black!

polo unibas

È un capo che non passa mai di moda, un po’ come il colore nero, perché modello per antonomasia di uno stile che unisce la comodità e la praticità di una t-shirt, alla ricercatezza di un tipo di abbigliamento casual, non proprio lasciato al caso 😉

Di cosa stiamo parlando? Ovviamente della polo! Con il colletto alzato o abbassato, di un colore sgargiante oppure neutro, ricamata o a tinta unita, la polo è un must che non manca mai nell’armadio di ognuno di noi!

img_2515La linea di abbigliamento Unibastore non poteva non comprenderla nella sua collezione, rendendola unica e perfetta per tutti gli studenti del nostro Ateneo. Il modello che vi proponiamo, oltre ad essere unisex, è impreziosito dal ricamo “unibas” realizzato a mano e vi sorprenderà con due bellissimi colori che ricordano la vivacità della primavera che ci aspetta dietro l’angolo.

Bordeaux o verde? Quale colore si abbina di più al vostro stile? 😎

Venite a scoprirlo nei punti vendita Unibastore di Potenza e Matera, oppure scegliete la vostra preferita su www.unibastore.com, ma affrettatevi! Fino all’08 febbraio, quindi ancora per pochi giorni, potrete acquistarla al convenientissimo prezzo di soli 5 euro.

[su_button url=”https://www.unibastore.com/prodotto/polo/” target=”blank” style=”flat” background=”#dd1b24″ color=”#fbf1f1″ size=”10″ center=”yes” icon=”icon: arrow-circle-right” icon_color=”#f9f7f5″]Shop now[/su_button]